L’associazione culturale UMANIEVENTI nasce più di 10 anni fa, partorita dalla mente di Manuel Caprari e Marco Di Pasquale, entrambi poeti, studiosi ed esperti di letteratura e arti visive (pittura, cinema, fotografia, fumetto), che già da diverso tempo si muovevano nel campo dell’organizzazione e della presentazione di eventi culturali e artistici. Avendo una formazione eclettica e per nulla frazionata in compartimenti stagni, i due pensano ad un crocevia di umanità e creatività, ad un contenitore di serate, eventi, festival, cicli di incontri in qualunque luogo predisposto (e non) all’incontro col pubblico.
In questi contenitori di riflessione e discussione, non si è voluto soltanto dar luogo a manifestazioni dedicate alle varie forme possibili di espressione artistica (scrittura, arti visive, musica), ma si è puntato soprattutto a dar modo a chi partecipava (agente o spettatore che fosse) di esplorare gli spazi in cui le varie arti s’incontrano, dialogando, fondendosi ed ibridandosi tra di esse.
Proprio per poter raggiungere questo scopo, negli anni sono stati allestiti gruppi di lettura (Tolentino, Macerata, Cupra Marittima, Montegranaro), seminari di analisi comparata del linguaggio cinematografico e del linguaggio letterario (Tolentino, Montecosaro), incontri di scrittura creativa (Matelica), rassegne letterarie e non solo (Macerata, Ripatransone, Montegranaro, Grottammare, Montecosaro), e tanti altri appuntamenti, conviviali e partecipati, il tutto mirato a rimuovere la soltanto apparente barriera che si ipotizza si frapponga tra chi crea l’opera e chi ne fruisce.
Al fine di realizzare questo intento fondamentale, in ogni sua iniziativa UMANIEVENTI ha voluto coinvolgere figure artistiche regionali ma anche nomi di rilievo nazionale e internazionale, allestendo proficue collaborazioni con le altre realtà associative operanti sul territorio marchigiano (LIPS Marche, Club L’Altraitalia, Ottobre, Duma, Nie Wiem, Alta Fedeltà, Licenze poetiche, Osservatorio di Genere, Nelversogiusto – Senigallia/Poesia, ecc.), affinché si venisse a creare una rete di interscambio che diventasse nel tempo terreno fertile per lo sviluppo e la diffusione di un pensiero creativo, che, lontano da ogni ottica elitaria, venisse inteso come un bene comune da condividere e a cui tutti possano partecipare con attiva consapevolezza.